(1novembre2011)
Mai amato Novembre così!
Il mese più triste dell’anno -almeno per me- si è travestito da Maggio ed ha bussato alla mia porta.
Salutandomi, mi è sembrato troppo caloroso; sorridendomi, troppo luminoso; e quando mi ha stretto la mano era piacevolmente tiepido.
Mi ha invitata ad uscire ed io non ho saputo resistere. Ho indossato il mio trench beige e la mia tracolla e con un foulard intorno alla gola ho chiuso la porta e imboccato le scale. Novembre mi precedeva di qualche passo e di tanto in tanto si voltava verso me, per assicurarsi che io lo seguissi. Abbiamo preso la metro e siamo arrivati in centro.
Mentre osservavo incantata i profumi e i colori di un’ insolita giornata, Novembre mi ha stretto la mano e ha iniziato a correre. Abbiamo corso a perdifiato e ci siamo fermati davanti a quell’uomo. Prima ch’io realizzassi cosa stava accadendo, mi sono ritrovata in sella.
Novembre, poco davanti a me, mi osservava. In sella anche lui, mi sorrideva. Mi ha strizzato l’occhio, si è voltato e ha iniziato a pedalare. Io l’ho imitato.
Ho seguito Novembre fra strade e palazzi, vicoli e piazze. Accelerando e rallentando. Ho respirato a pieni polmoni aria e smog.
Mi sono ubriacata di colori e rumori.
E quando mi sono voltata verso Novembre, ho scoperto che non mi precedeva più. Accanto a me, però, c’era Maggio. Col suo vento leggero e le passeggiate in città, con gli aperitivi della domenica, il jogging del tardo pomeriggio e le letture al parco, con le t-shirt colorate e la gente per le strade, con le scarpe aperte, il bucato steso al sole, il profumo dei fiori ed i primi –freddi- bagni al mare.
Accanto a Maggio ho pedalato a lungo e come una bambina l’ho sfidato in corse a perdifiato. Mi sono rilassata, divertita e rigenerata.
Col ricordo di Maggio ancora nel cuore, stasera accolgo Novembre… ma con meno rancore.