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Archivi Mensili: gennaio 2018

#Wonder: non puoi nasconderti se sei nato per emergere.

17 mercoledì Gen 2018

Posted by marghe83 in #Marghetales

≈ 1 Commento

Tag

Auggie, book, bullismo, deformazione cranio facciale, film, Giunti, Giunti edizioni, libro, movie, sindrome di Treacher-Collins, speranza, Wonder

-Ciascuno di voi si presenti e ci dica due cose di sé che non conosciamo.
-Mi chiamo August ‘Auggie’ Pullman, ho una sorella che si chiama Via, un cane che si chiama Daisy e adoro Star Wars…ops, ho detto tre cose.

Auggie ha 11 anni e risponde così alla domanda che Mr.Browne fa ai suoi nuovi alunni durante il primo giorno di scuole medie.
Quella di Auggie è la normale vita di un ragazzino di undici anni, se non fosse per una evidente deformazione cranio facciale che attira inevitabilmente l’attenzione su di sé.

E Auggie odia gli sguardi della gente e per questo, quando va in giro, indossa spesso un casco da astronauta che lo protegge.

Dopo 27 operazioni e anni di #homescooling con la sua mamma, è arrivato anche per lui il momento di entrare in classe e affrontare insegnanti e compagni di scuola.
Auggie ha paura e ne hanno anche i suoi genitori che hanno preso questa decisione, ma tutti e tre sanno che la socializzazione e il confronto con il mondo esterno sono un passaggio fondamentale per la vita e l’indipendenza di un individuo.

L’avventura di Auggie ha così inizio…

Ho chiesto al mio giovane amico Lorenzo, che come me ha letto #Wonder e ha visto il film omonimo nelle sale in questo periodo, di dirmi cosa ne pensa.
Lorenzo ha 12 anni e il suo sguardo su tutta la storia sarà sicuramente diverso dal mio, che sono un po’ più grande, ma quasi sicuramente più diretto e immediato.

Wonder, scritto da R.J. Palacio, è un libro bello e molto emozionante, mi scrive Lorenzo, anche se in qualche passaggio un po’ triste.
La versione cinematografica della storia è abbastanza fedele al libro, anche se presenta qualche differenza che salta subito agli occhi di chi, come me, ha letto prima il libro e poi ha visto il film:

-nel film non viene citato Christopher, il miglior amico d’infanzia di Auggie
-il personaggio di Summer è meglio sviluppato nel film
-Daisy, il cagnolino di Auggie, ha una storia diversa nella versione letteraria

Lorenzo non vi svelerà altre differenze -gli spoiler proprio non gli piacciono- ma vi invita caldamente non solo a vedere il film ma anche -e soprattutto- a leggere il libro che (udite, udite!) gli è piaciuto anche più del film.

Il mio ‘sguardo adulto’ ha definito la storia di Auggie senza dubbio poetica, sia nella narrazione letteraria che in quella cinematografica
La sindrome di #Treacher-Collins di cui è affetto Auggie, colpisce un bambino su 50mila e causa una deformazione del cranio e del viso piuttosto evidente oltre a innumerevoli problemi funzionali agli organi e ai tessuti da essa coinvolti.
Auggie può entrare per la prima volta in una classe solo dopo 27 interventi (che lasciano evidenti cicatrici sul viso) e un primo ciclo scolastico completato in ambiente domestico con l’aiuto della sua mamma.
Nonostante una spiccata intelligenza e una simpatia fuori dal comune, August deve affrontare gli sguardi e le reazioni di chi, spaventato dalla diversità, arriva a diventare cattivo.
Viene colto dallo sconforto quando subisce i primi atti di bullismo, ma nel confidarsi con sua sorella Via ritrova la fiducia in se stesso e nel rapporto con Jack e Summer, prima, e con tutti i compagni di scuola, poi, il coraggio per affrontare i bulli che lo mettono tanto in imbarazzo.

Non mi dilungherò oltre, potrebbe involontariamente scapparmi qualche spoiler…
Vi invito a leggere il libro e a vedere il film per cogliere tutti gli aspetti di una vicenda importante narrata con poesia e positività.

Se siete curiosi di conoscere tutti i punti di vista della narrazione, fate come vi suggerisce Lorenzo e leggete anche Il libro di Julian, Il libro di Christopher e Il Libro di Charlotte, che adesso trovate editi da Giunti anche in un unico volume, insieme a Wonder naturalmente.

E ricordate che tutti meritano una standing ovation almeno una volta nella vita.
Io sto aspettando la mia e voi?

Buona lettura,

Marghe

 

Il #Christkindlmarkt a Bolzano per iniziare al meglio il 2018

11 giovedì Gen 2018

Posted by marghe83 in #placetogo

≈ 2 commenti

Mi sono riempita gli occhi di montagne.
Io che vengo dal mare – e che al mare torno sempre- sono scesa dalla stazione e mi sono ritrovata davanti il meraviglioso spettacolo delle Alpi, che circondano la città.
Da rimanerci senza fiato…

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Io e Flavio abbiamo inaugurato il 2018 con un viaggio.
Tutto deciso in meno di mezz’ora, come spesso ci accade ultimamente quando viaggiamo.

Il #Christkindlmarkt a Bolzano era un mio particolare desiderio da qualche anno e siamo partiti proprio nell’anno in cui non avevo pensato di andarci…il caso!
Quest’anno il Mercatino di Natale è giunto alla 27esima edizione ed è il primo dell’Alto Adige insieme a quello della vicina Bressanone.

Piazza Walther è il centro della manifestazione e sembra davvero di entrare in un mondo fatato.
Mi hanno colpito prima di tutto i lampioni: ciascuno di essi (ed erano davvero tanti) era decorato con una enorme corona d’Avvento.

Hisilicon Balong
Hisilicon Balong
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E poi l’odore di spezie e di speck affumicato, il rosso e il verde delle decorazioni più tradizionali, le mille luci calde che illuminavano i tanti alberi di Natale presenti in piazza e la musica, perfetta colonna sonora per una calda atmosfera natalizia.

Nella piazza principale di Bolzano, 80 casette in legno ospitano altrettanti espositori.
Una disposizione ordinata e precisa permette di poterli visitare tutti con calma anche nei giorni di maggiore folla, come è stato lo scorso 6 gennaio, ultimo giorno del Mercatino di quest’anno.
L’artigianato locale la fa da padrone: in piazza possono esporre e vendere solo artigiani che producono a Bolzano i loro manufatti e che usano materie prime locali.
Fra tutte, primeggiano i tessuti dalle tipiche fantasie tirolesi, le candele naturali e le decorazioni in legno di cirmolo, molto usato nell’artigianato artistico e nel design altoatesino.

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Quest’anno tre postazioni consentivano anche di gustare lo street food tipico.
Speck e formaggi di montagna, bretzel vuoti o farciti, patate al cartoccio, krapfen in vari gusti, il famosissimo apfelstrudel e fiumi di vin brulè accontentavano i palati dei visitatori.

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E per riscaldarvi a sera, dopo una giornata a passeggio in città, non saprei consigliarvi altro che un buon piatto di canederli. Li ho mangiati allo speck, agli spinaci e al formaggio e li ho trovati deliziosi al punto tale da voler provare a rifarli.

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La visita di Bolzano centro città richiederà una mezza giornata, pertanto vi consiglio di dedicarvi anche ai dintorni.
Poco lontano dalla stazione dei treni, c’è la funivia (biglietto A/R 10 euro a persona) che in circa un quarto d’ora vi porta ad Oberbozen (Soprabolzano), un piccolo centro situato nella parte alta di Bolzano da cui partono moltissimi sentieri per il trekking.
Anche se non siete attrezzati per una passeggiata montana o, semplicemente, non ne avete voglia, andateci lo stesso per un giro nella piccolissima città che sembra uscita da un racconto e per godervi la vista dalla funivia: vi sembrerà di salire fra le nuvole.

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Da Oberbozen parte un treno storico (biglietto A/R 6 euro a persona) che vi porta al piccolissimo centro di Collalbo. Troverete uno scenario cittadino molto simile a quello di Oberbozen, ma il paesaggio montano (e innevato, se ci andate in inverno) che vedrete durante il viaggio in treno sarà davvero spettacolare.

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Ho scoperto che lo sviluppo iniziale di Bolzano è stato favorito dalla presenza di numerose comunità monastiche che hanno occupato il territorio cittadino e dato letteralmente vita alla città, pertanto ci sono molte chiese da visitare.
Se restate in città per un paio di giorni, non perdetevi il Duomo di Bolzano e la Chiesa di San Domenico a -letteralmente- pochi passi da piazza Walther: due diverse espressioni dello stile romanico.

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Bolzano soddisferà anche le esigenze degli shopping addicted con una vastissima scelta di negozi e brand.
Se desiderate acquistare moda tipica, vi consiglio di indirizzare la vostra scelta sui cappelli altoatesini con i quali potete rendere originale ed elegante anche il vostro consueto look metropolitano.

Il Loacker Store, infine, può essere il luogo ideale per una pausa golosa in città.
Accomodatevi nella zona bar e ordinate una delle molte proposte del menù, lasciandovi coccolare da uno dei gentilissimi camerieri che ci lavorano.
Potrebbe capitarvi di essere coinvolti in una gustosissima indagine di mercato nella quale vi si chiede di dare un parere sul ‘dolcino del mese’, come è capitato a me.

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Di seguito vi lascio un po’ di link utili per un vostro futuro soggiorno in città e se siete social, su Instagram trovate altre foto del mio viaggio all’hashtag #BozenMarghe.

Residence Fink: a pochi minuti a piedi da piazza Walther, camere essenziali, pulite ed accoglienti
Il cavallino bianco: osteria tipica dall’arredo montano e dai prezzi modici. Consigliatissimi i canederli al formaggio e lo stinco di maiale con patate.
Birreria Bierstuben: il legno chiaro e i tessuti verde bosco riscaldano l’ambiente. Assaggiate i loro delicatissimi canederli agli spinaci e il loro gulash accompagnato da canederli allo speck. Se siete appassionati di birre artigianali, scegliete una delle loro birre Forst.

Buon 2018 a tutti,
Marghe.

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